Le competenze europee sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini che l’unione Europea ha individuato come punto di riferimento per l’istruzione e l’apprendimento di cittadine e cittadini. Sono definite come “ciò di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” e sono utilizzate per orientare le politiche formative dei singoli stati membri in termini di piani didattici, investimenti economici, garanzia di servizi alla cittadinanza.

Ci chiediamo come sia possibile che fra le 8 competenze individuate non vi sia alcun riferimento all’ambito della corporeità, della motricità e della pratica sportiva. Una sfera d’attività che riveste un’importanza centrale all’interno di società complesse come le nostre, in termini di salute e benessere individuale e collettivo, di educazione alla relazione e alla cooperazione fra diversi, di inclusione sociale e formazione di una cultura anti-discriminatoria.

Intendiamo attivare un movimento di opinione e buone pratiche, diffuso a livello nazionale e internazionale, che si ponga l’obiettivo di colmare il vuoto lasciato dal parlamento europeo.
Intendiamo ottenere su un piano istituzionale e politico il riconoscimento del valore che la sfera della corporeità, della motricità e di una buona pratica sportiva già rivestono sul piano della letteratura scientifica, del tessuto sociale, delle abitudini individuali. Intendiamo rivendicare una serie di interventi concreti da parte delle istituzioni competenti, riassumibili in:

Aumento del monte ore dedicato nei comparti educativi/formativi dei singoli stati.
Abbassamento dei costi ed ampliamento della sfera di accessibilità
Riqualificazione degli impianti sportivi abbandonati o sottoutilizzati e loro equa assegnazione
Investimenti strutturali e specifici tesi a diffondere la competenza corporea, motoria e sportiva su piano culturale e pratico